La comunità Le mille e una favola è una struttura residenziale destinata ad ospitare minori, nella fascia di età compresa tra i 0 e i 15 anni (fatto salvo i minori già presenti in struttura il cui progetto educativo necessita di un ulteriore prosecuzione valutata dall’equipe educativa della comunità e dall’ente inviante), allontanati dalla propria famiglia a seguito di una valutazione, giudiziaria o amministrativa, di incapacità o impossibilità temporanea delle figure parentali a svolgere le funzioni genitoriali.
Situata a Selargius (CA), alla via Pais, 24 in posizione centrale, consente un facile scambio con l’ambiente sociale esterno ed un agevole accesso a tutti i servizi territoriali della zona di Cagliari.

La Comunità si sviluppa su un unico piano – privo di barriere architettoniche - con una superficie quadrata totale di circa 150 mq utili ed un cortile privato di circa 100 mq, organizzati per le attività ludiche ed attrezzati in modo da favorire l’azione spontanea e la sperimentazione autonoma dei singoli.

L’appartamento ha subito dei lavori di ristrutturazione in rapporto ai parametri progettuali, agli standard strutturali previsti dalla normativa regionale e dai regolamenti d’igiene. All’interno, la struttura presenta tre camere doppie, con arredi idonei alla tipologia degli ospiti e conformi ai requisiti di sicurezza. Sono presenti due servizi igienici, di cui uno attrezzato per le disabilità, una cucina, in cui vengono preparati e somministrati i pasti secondo l’applicazione del sistema haccp e una sala comune in cui si svolgono le attività ricreative e laboratoriali.

La Comunità Alloggio assicura ai minori ospitati, un’adeguata soluzione residenziale ed è pensata per assistere, in un clima sereno, minori in condizione di disagio familiare o sociale, tale da pregiudicare la loro crescita e la realizzazione di un adeguato sviluppo verso l’età adulta. I minori ospitati, per un periodo normalmente medio-lungo, svolgono all'esterno, durante le loro giornate, le normali attività tipiche dell'età: scuola, attività sportive, prime esperienze lavorative e frequenze amicali.

L’intervento della comunità si colloca all’interno della rete dei servizi socio- assistenziali presenti nel territorio e interagisce stabilmente con altre agenzie educative formali ed informali. L’obiettivo della comunità è di cooperare con i servizi invianti e dove è possibile con la famiglia di origine, per il superamento della situazione di disagio personale e familiare.

La comunità - attiva 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno - è organizzata su turni sia notturni che diurni. I turni di lavoro dei singoli educatori professionali e degli operatori ausiliari verranno di volta in volta, adattati all’esigenza dell’utenza nel rispetto della regola generale di assicurare un educatore ogni cinque minori, salvo particolari situazioni che richiedano un rapporto differente, specificatamente richiesto dagli Enti specialistici inviati e di cui gli stessi si facciano carico. Durante le ore notturne è assicurata la presenza di un operatore ( 1 ogni 10 ospiti – come da normativa vigente e salvo particolari esigenze) con un operatore sempre reperibile – sia nelle ore diurne che notturne. All’interno della Comunità è adottato il registro degli operatori impiegati e dei contratti applicati secondo il CCNL delle Cooperative Sociali.

La Comunità garantisce la stipula, a favore dei minori ospitati, di un apposita polizza assicurativa a copertura dei rischi da infortuni o da danni subiti o provocati dai minori stessi. La copertura assicurativa è estesa anche alle attività extramurarie come attività scolastica o extrascolastica organizzate dalla Comunità stessa per il benessere dei minori (gite, animazione…).
Attualmente dispone della copertura assicurativa per Responsabilità Civile verso terzi (RCT), con massimale 1.000000, stipulata con la Compagnia Generali il 24/11/2020 polizza n. 13434031 con scadenza il 24/11/2021.
È presente, inoltre, una copertura assicurativa per Responsabilità Civile verso i prestatori d’opera (RCO), dipendenti dell’ente gestore, stipulata con la Compagnia Generali il 24/11/2020 polizza n. 13434030

La Comunità Alloggio mira a un nuovo e valido inserimento nel tessuto sociale dei minori, con tale obiettivo, favorirà al massimo i rapporti dell’ospite con l’esterno. La comunità sarà in continuo scambio con il Paese e con l’intero territorio in cui è inserita.

L’attività della Comunità non può e non deve svilupparsi separatamente dal contesto in cui si trova, uno dei principali compiti sarà dunque, quello di coinvolgere in ogni progetto educativo tutte le agenzie/risorse del territorio.

All’inserimento del minore, la Comunità dovrà rispondere piuttosto velocemente a due esigenze di base: sanitaria e formativa. I pediatri di libera scelta e i servizi specialistici come la Neuropsichiatria Infantile, saranno garanti del mantenimento/recupero di un sano sviluppo psicofisico dei minori.

Al mondo della scuola e della formazione sono indirizzati tutti gli ospiti per compiere il proprio percorso di scolarizzazione consapevoli che spesso questo ambito rappresenta per loro la prima occasione di (ri)socializzazione. Raggiunto un buon ambientamento alla vita e ai ritmi della comunità, in accordo con i servizi sociali invianti, verrà valutato e proposto l’ampliamento delle attività appoggiandosi ad enti esterni come società sportive, centri di aggregazione, biblioteche, ludoteche, oratori. In un’ottica di tutela delle situazioni di fragilità sarà curata con attenzione anche la collaborazione con le forze dell’ordine. I rapporti istituzionali saranno quindi, veri e propri strumenti di lavoro per la Comunità.

Tramite finanziamento della Regione Sardegna che ha istituito un fondo per la gestione di strutture destinate al sostegno delle famiglie con bambini affetti dalla Sindrome di Asperger o da Sclerosi multipla(Legge regionale 22 novembre 2021, n. 17, art. 6, comma 7.), erogato dal Plus 21 tramite apposito bando Pubblico, la Comunità le mille e una favola, nell’ambito della propria attività di accoglienza, da Aprile 2023 ha avviato specifici percorsi educativo-riabilitativi in favore di minori affetti da “Disturbi dello Spettro dell’Autismo”e con grave disagio psicosociale.

Le Finalità del progetto riguardano la costruzione di un modello specialistico per la gestione di minori con sindrome dello spettro autistico temporaneamente collocati in Comunità nonché, la realizzazione di uno spazio aperto alle rispettive famiglie che garantisca loro momentidi ascolto, condivisione esupporto psicologico.

La Comunità assicura inoltre, la continuità dei rapporti tra il minore e la famiglia facilitando la relazione con incontri periodici organizzati sia all’interno della Comunità, sia presso il domicilio del minore.

L’Equipe educativa coinvolge la famiglia nel progetto educativo attraverso laboratori specifici in cui si condividono modelli operativi finalizzati al mantenimento e potenziamento delle abilità del minore nelle diverse aree di sviluppo (cognitivo, comunicativo, autonomie….).

In riferimento al minore, sono stati realizzati specifici momenti di addestramento (tutt’ora in corso) attraverso attività e giochi che rafforzano le competenze apprese e consentono l’acquisizione di nuove. Fra le diverse attività utilizzate citiamo alcune a titolo semplificativo:

1. Percorsi motori e psicomotori
2. Percorsi sensoriali
3. Attività per sviluppare competenze comunicative - comunicazione alternativa\aumentativa
4. Giochi di apprendimento

La Comunità Alloggio ospita minori, di ambo i sessi, su richiesta degli Enti Locali quali Province e Comuni, dell’Ussm, dell’ATS e del CGM. In particolare, rivolge la propria accoglienza a quei minori, in carico presso il Servizio Sociale territorialmente competente, soggetti a Decreto del Tribunale.

L’ammissione dei minori è subordinata alla valutazione da parte dell’equipe multispecialistica della Comunità, in relazione ai bisogni specifici del minore stesso e alla compatibilità con i minori già inseriti, tramite incontri di valutazione, in collaborazione con l’equipe dell’Ente inviante. Sul piano formale l’ammissione alla comunità Alloggio, prevede una richiesta scritta, inoltrata dall’Ente proponente e l’invio del progetto quadro.

L’ammissione in comunità, qualunque siano le motivazioni relative all’allontanamento da casa, è un momento molto delicato. Il minore viene a contatto con una realtà sconosciuta che lo intimorisce e gli crea un grande stato d’ansia. Nei casi in cui sia possibile, è ottimale far conoscere al bambino, prima del suo effettivo inserimento, la comunità e gli altri ospiti, per permettergli di creare una certa familiarità con la realtà nuova in cui sarà introdotto e di rendere meno traumatico il momento del vero e proprio inserimento.

Il primo periodo, di circa 4 settimane, è relativo all’osservazione del minore per la valutazione del suo ambientamento in Comunità e la compatibilità con gli altri ospiti. Al termine del periodo di osservazione verrà predisposto il progetto educativo individualizzato con gli obiettivi a breve e lungo termine. Nel periodo di permanenza in comunità, il minore è coinvolto, informato e responsabilizzato riguardo al proprio progetto educativo in base, naturalmente, alla propria situazione psico-intellettiva e giuridica.

La vita nella Comunità si svolge secondo ritmi quotidiani di stile familiare caratterizzati da attività educative, di supporto scolastico, di sviluppo dell’autonomia, di sviluppo delle proprie potenzialità e socializzazione. A tale scopo i minori partecipano ad attività sportive, ludiche, laboratoriali per il tempo libero, ognuno secondo le proprie attitudini. Sono frequenti i campeggi estivi, le gite e le escursioni, soprattutto nei giorni di festa.

Per tutte le attività, interne ed esterne, la Comunità garantisce la stipula, a favore dei minori ospitati, di un apposita polizza assicurativa a copertura dei rischi da infortuni o da danni subiti o provocati dai minori stessi.

La dimissione è prevista al raggiungimento degli obiettivi e quindi alla conclusione del progetto educativo stesso o per decisione motivata dell’equipe educativa. In particolare, la dimissione può esser valutata quando la serena convivenza con gli altri ospiti viene messa in crisi da comportamenti problematici e reiterati nel tempo da parte dello stesso. Anche la reiterata inadempienza dell’Ente inviante agli obblighi di assistenza all’utente, con particolare (ma non esclusivo) riferimento alla mancata erogazione dei contributi finanziari dovuti, potrà rappresentare presupposto per la dimissione del minore.